Varazze, la pet therapy con i furetti aiuta i pazienti psichiatrici

Varazze, la pet therapy con i furetti aiuta i pazienti psichiatrici

furettoI furetti, mammiferi appartenenti alla specie dei mustelidi, potrebbero rivelarsi d’aiuto ai malati psichiatrici. Parte infatti in Liguria un nuovo progetto che prevede proprio l’impiego di questi animali nella ‘pet therapy’ rivolta a persone con problemi mentali anche gravi. Promotrice dell’iniziativa, l’Associazione ligure ‘Archi Pet’ in collaborazione con l’Associazione Italiana Furetti-Furettomania Onlus’. Il singolare esperimento è partito a ‘La Villa’, residenza sanitaria di Varazze, dove i pazienti psichiatrici hanno potuto coccolare e accarezzare i furetti sotto lo sguardo vigile dei proprietari degli animali e del personale medico. “Siamo molto soddisfatti – commenta Eugenia Ronchetto di ‘Archi Pet’ – tra le bestiole e i malati si è instaurata subito una empatia che ci stimola a proseguire in questo percorso”. “Naturalmente non tutti i furetti sono adatti alla pet therapy – aggiunge Monica Gragnola, volontaria di ‘Furettomania Onlus’ – ma solo quelli che siano diventate particolarmente docili grazie al costante contatto con l’uomo”.

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Casella, un cucciolo bianco e nero è la felicità di Matilde

Genova – Per Matilde, la felicità è un cucciolo bianco e nero. E intorno al cagnolino ha disegnato una miriade di cuoricini, giusto per far sapere a tutti quanto quest’esperienza l’abbia emozionata. Pietro è più specifico: il cane è disegnato con addosso una pettorina rossa, perché così è arrivato nella loro classe durante il primo approccio di pet therapy. E ancora, Fabio ha dedicato un piccolo pensiero ai due gattini Briga e Fabio: «Grazie per i vostri bei giochi: grazie a voi abbiamo imparato tanto».

Pet-TherapySono gli elaborati ad opera dei giovani e giovanissimi studenti dell’Istituto comprensivo di Casella, che hanno partecipato al progetto “Un amico a quattro zampe”: sei incontri, organizzati dall’associazione genovese ArchiPet, per imparare a conoscere e a rispettare il mondo degli animali domestici.

Portandoli nelle scuole, s’intende, per incoraggiare i bambini a un approccio più consapevole nei confronti del mondo animale. «Ma soprattutto per insegnare il rispetto dell’altro – spiega la presidente di ArchiPet, Sonia Ricciu – perché dagli animali si può imparare molto: ad esempio, questi corsi sono una prevenzione al bullismo, a comportamenti a rischio che si sviluppano proprio a scuola».

Sei appuntamenti così suddivisi: il primo incontro ha visto un educatore cinofilo impegnato a spiegare come rapportarsi e avvicinarsi ai cani; il secondo ha avuto come protagonisti i conigli; il terzo i gatti e il quarto dedicato al mondo dei furetti, entrati a tutto diritto tra gli animali domestici. Infine due incontri nuovamente sull’universo dei cani, con una parte sulla comunicazione e una sull’impiego dei cani nel mondo del lavoro e della solidarietà. «I bambini sono stati ricettivi al massimo – conclude Ricciu – a dimostrazione che portare la pet therapy nelle scuole aiuta gli adulti di domani a diventare padroni responsabili. E a conoscere l’animale non solo come gioco, ma come amico per la vita».

 

http://www.ilsecoloxix.it/p/animal_house/2015/06/12/AR2n5glE-casella_felicita_cucciolo.shtml?fb_action_ids=10207092675938197&fb_action_types=og.likes&fb_ref=s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like


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